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6 Giugno 2024 - 4 Corsi Specialistici Roma
29 Dic 2023 09:00
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19-21 Luglio 2024 Outdoor camp Germania
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4-8 Dicembre 2024 Africa Summer Camp Costa D'Avorio
29 Gen 2024 13:00
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Tactical Knife

I corsi e gli stage di coltello di IKMI si distinguono in due aree:

• Tecniche di coltello

• Coltello Militare

ambedue le formazioni attraverso l'insegnamento delle impostazioni tecniche di base e sequenze di utilizzo affrontano ogni aspetto del combattimento con il coltello e della difesa da armi da taglio. Il metodo di insegnamento basato sulle tecniche del Krav-Maga si avvale della medesima filosofia "... ogni reazione deve avere contemporaneamente difesa e un'offesa che consenta di salvaguardare la propria incolumità per potersi mettere in sicurezza...".

La metodologia utilizzata simula situazioni reali sia di impiego del coltello che di protezione da minaccia da armi bianche e da fuoco. Particolarmente indicato in ambito civile per le donne e in ambito militare per i reparti che operano in ambienti ostili e per gli operatori della sicurezza, l'addestramento impartito non prepara solo da un punto di vista tecnico ma anche psicologico ad affrontare le aggressioni in circostanze complesse: presi di sorpresa, seduti, sotto sforzo o sotto stress, insegnando la corretta impostazione tecnica e mentale che permette di scegliere velocemente la tecnica più corretta da adottare.

Le tecniche insegnate sono il risultato di un processo di sperimentazione e correzione in diversi ambiti militari, prima di essere adattate anche alle necessità civili.

Esistono diversi motivi per cui si combatte: per il proprio Ego e per Sport, Krav-Maga insegna a difendere se stessi e tecniche per la protezione di altre persone.

LA DISCIPLINA NORMATIVA DEL COLTELLO

Definizioni di coltello e pugnale:

Il coltello è un utensile formato da una lama con un tagliente la cui punta può essere acuminata e da un manico. La legge lo considera uno strumento atto ad offendere (arma impropria), con ciò intendendo che la sua naturale destinazione non è l’offesa quanto il taglio di materiali vari, ma può essere utilizzato a tale scopo (un po’ come un martello, una roncola, un’accetta).

Il pugnale

secondo la definizione del dizionario Zingarelli, è una “arma bianca con lama corta a due tagli e punta acuta”, distinguendosi quindi dal coltello per il doppio tagliente e per la punta necessariamente acuminata. La naturale destinazione del pugnale è il combattimento, quindi l’offesa, le sue caratteristiche servono infatti a facilitare la penetrazione e i fendenti.

Il coltello

viene considerato strumento atto ad offendere

(arma impropria) e non arma, ai sensi dell’art . 45, comma 2 del Regolamento di attuazione del TULPS, R.D. 18 giugno 1931, n.773”. Non sono considerati armi, per gli effetti dello stesso articolo, gli strumenti da punta e da taglio, che, pur potendo occasionalmente servire all’offesa, hanno una specifica e diversa destinazione, come gli strumenti da lavoro, e quelli destinati ad uso domestico, agricolo, scientifico, sportivo, industriale e simili”. La detenzione in casa è libera e il porto soggiace alla presenza di un giustificato motivo.

Il pugnale viene invece considerato arma propria ai sensi dell’art . 45 del Regolamento di attuazione del TULPS, R.D. 18 giugno 1931, n. 773, “ sono considerati armi gli strumenti da punta e taglio, la cui destinazione naturale è l’offesa alla persona, come pugnali, stiletti e simili”, in quanto tale ne va denunciata la detenzione all’autorità di P.S. e non ne è mai consentito il porto né esiste una autorizzazione concedibile.

Vi sono quindi solo due casi in cui un soggetto può portare un pugnale: 1) pugnale da sub, si distingue dal pugnale da combattimento in quanto quest’ultimo ha manico e lama con rivestimento di colore scuro per essere più occultabile, mentre il primo ha la lama con rivestimento inox per resistere meglio alla salsedine e il manico sovente di colore sgargiante per essere più rintracciabile in acqua in caso di smarrimento; 2) personale per il quale il pugnale sia materiale di dotazione individuale, al pari delle armi da sparo.

Distinguere tra un coltello e un pugnale diventa fondamentale, perché il porto ingiustificato di coltello configura la violazione dell’art.4 della L. 110/1975

(arresto da 6 mesi a 2 anni e ammenda da 1000 a 10000 euro) mentre il porto illecito di un pugnale configura il più grave reato di porto abusivo

d’armi, ex art. 699 c.p. (arresto da 18 mesi a 3 anni).